Il futuro dell’Europa è anche nelle mani nei suoi cittadini e nella capacità che essi avranno, attraverso il confronto, di influenzare le politiche dei loro governi nazionali.
È stato questo il contenuto dell’incontro-conferenza “Che Europa vogliamo?”, organizzato lo scorso giovedì 7 Settembre dall’Ufficio di Rappresentanza della Commissione Europea a Barcellona in collaborazione con la Casa degli Italiani di Barcellona.
Ha preso la parola per prima la neo Console Generale d’Italia a Barcellona, Gaia Lucilla Danese, in carica dallo scorso 28 Agosto, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina. Danese, dopo avere ringraziato i presenti ed essersi detta felice di potere salutare la comunità all’inizio dal suo mandato, ha descritto in maniera breve ma esaustiva la posizione del governo italiano riguardo alle questioni europee. Secondo la Console Generale, il nostro Paese – per bocca anche del Capo dello Stato Sergio Mattarella – è tra i più attivi e decisi fautori di un processo di integrazione europea, anche se ciò dovesse comportare la nascita di un’Europa “a due velocità”, all’interno della quale l’Italia starebbe comunque nel “gruppo di testa”. Danese ha poi precisato le sue parole, sostenendo che questa posizione del nostro esecutivo è da ritenersi un atto di generosità e di sprone rispetto a coloro che non vogliono un’Europa maggiormente unita, non di freno rispetto a chi auspica un’Europa federale.
Ha preso poi la parola il padrone di casa, il Direttore dell’Ufficio di Rappresentanza dell’Unione Europea Ferran Tarradellas, il quale ha descritto lo stato di avanzamento del Libro Bianco portato avanti dal Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker attraverso una serie di dati e statistiche su una serie di parametri, tra cui il grado di fiducia dei cittadini europei nei confronti delle istituzioni comunitiarie.
Tarradellas ha poi lanciato attraverso Slido - un’app che nelle intenzioni della Commissione si appresta a diventare, attraverso il lancio di sondaggi online, uno dei futuri e principali strumenti di democrazia dirette in Europa – una serie di quesiti al pubblico presente: tra questi, che tipo di Ue (se più o meno federale, se uguale o ora, se più ristretta nei compiti, se relegata a un mero spazio di scambi commerciali) vogliamo.
Nel concludere il suo intervento il Direttore ha poi sottolineato l’importanza di promuovere e organizzare incontri come questo, considerando che la cittadinanza europea si forma anche e soprattutto attraverso lo scambio di idee e i momenti di condivisione e riflessione sul futuro dell’Unione.
Successivamente, spazio a interventi e riflessioni da parte del pubblico: non sono mancati gli spunti critici, che hanno in ogni caso portato alla discussione elementi di disaccordo costruttivo.
Alla fine della serata, l’Ufficio della Rappresentanza della Commissione Europea ha offerto ai presenti un cocktail, a cura del Ristorante Le Cucine Mandarosso, durante il quale hanno potuto salutare e condividere le proprie opinioni con la Console Generale Danese e il Direttore Tarradellas.
Quello dello scorso 7 Settembre è stato il primo di una serie di appuntamenti di informazione e comunicazione che la Casa degli Italiani e l’Ufficio di Rappresentanza della Commissione Europea organizzeranno nel corso della stagione. (simonecallistomanca)
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