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Febbraio'17
Cena di San Valentino con Cesare Bocci e Daniela Spada!
Cena di San Valentino con Cesare Bocci e Daniela Spada!

Nella serata di San Valentino, 14 Febbraio 2017, la Casa degli Italiani ha avuto il piacere di ospitare una Cena particolare e diversa rispetto ai festeggiamenti che di solito si svolgono in quest’occasione. Ospiti della Cena sono stati Cesare Bocci, attore italiano tra i più noti della sua generazione, e la moglie Daniela Spada, che attualmente gestisce una scuola di cucina a Roma.

La serata presso la Casa si è aperta proprio con un’intervista da parte del nostro Responsabile Comunicazione, Simone Callisto Manca, alla coppia. Nel commovente libro “Pesce d’Aprile” Cesare e Daniela raccontano la loro vita dopo quel fatidico 1° Aprile del 2000 (da qui il titolo del libro), giorno nel quale la moglie ebbe un ictus post-partum: una settimana dopo la nascita nella loro prima e unica figlia Mia. Un amaro pesce d’aprile. Allora Daniela aveva solo 36 anni e stava al fianco di Cesare da otto. Rimase in coma per poco meno di trenta giorni, dopo i quali si risvegliò senza ricordare più nulla, nemmeno d’aver partorito la loro Mia, e senza riuscire a muoversi. Durante l’intervista e in riferimento a questo periodo Cesare ricorda qualche simpatico episodio: la volta in cui Daniela lo chiamò “Luigi”, nome del fidanzato di quando aveva ancora 16 anni, e la volta in cui Daniela si dimostrò ben disturbata dal fatto che Cesare avesse assunto una tata brasiliana. Di ciò parlano anche nel loro libro, che non è quindi solamente un turbine di fatti spiacevoli e dolorosi, ma anche fonte di sorrisi e speranze.

Sono trascorsi quasi diciassette anni dal terribile evento che ha scosso la loro famiglia: quello che, più di tutto, Daniela tiene a sottolineare è l’importanza della vicinanza e dell’aiuto dei propri familiari. L’amore e il calore della sorella di Cesare e della zia di Daniela sono stati essenziali nei mesi successivi all’ictus: entrambe si sono rese fin da subito disponibili nell’accudire la piccola Mia, che Daniela non ha potuto tenere in braccio fino ai cinque anni.

L’intervista continua e alla domanda “come vedete ora il vostro futuro?” Daniela, commuovendosi e facendo commuovere tutti in sala, afferma che ciò a cui ora devono dare più peso non è il loro futuro, ma il futuro di Mia, ormai diciassettenne.

Segue una delicata parentesi in cui Cesare spiega le conseguenze positive della malattia di Daniela, a seguito della quale l’animo di entrambi si è aperto e si è reso disponibile ad aiutare gli altri; Cesare porta l’esempio di Save The Children e delle visite ai villaggi del Mozambico, esperienza che prima della malattia di Daniela, come lui stesso afferma, avrebbe vissuto con più superficialità e leggerezza.

Come ribadiscono più volte Cesare e Daniela, il libro “Pesce d’Aprile” vuole essere uno spiraglio di luce per persone che, come loro, hanno vissuto o stanno vivendo un’esperienza che, potenzialmente, potrebbe portare alla morte, anche interiore. In sostanza, il messaggio di Cesare e Daniela è: ce la si può fare.

La Casa degli Italiani ha voluto ospitare questa forte e stabile coppia per raccontare una storia bellissima, l’esempio di un amore enorme, più forte di qualsiasi dolore.(francescabasso)

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